Nel nord della Spagna, nella regione delle Asturie, si affaccia sull'oceano Atlantico una città di quasi trecentomila abitanti, Gijon, che rappresenta alla perfezione lo stereotipo della città spagnola. Soleggiata, con spiagge chilometriche, castelli del '500, pieno di possibili distrazioni che potrebbero colpire i giovani che abitano la cittadina luogo di nascita di Luis Enrique, l'allenatore che ha portato il Barcellona al secondo storico triplete.
Proprio dal club azulgrana sono passati, chi prima chi dopo, due giovani calciatori a cui non manca certamente talento. Entrambi questi ragazzi sono stati prestati, in questa stagione (uno dalla Roma e uno dal Barça), allo Sporting de Gijon, la squadra che rappresenta nella massima serie spagnola il Principado de Asturias.
Alen Halilovic, trequartista da Dubrovnik (o Ragusa, se preferite la traduzione all'italiana), ennesimo prodotto della Dinamo Zagreb, che il Barcellona si è assicurato dopo aver scoperto il suo soprannome di Nuovo Messi (uno dei tanti eredi della Pulce), e Antonio Sanabria, da San Lorenzo in Paraguay, che i catalani hanno lasciato libero di accasarsi alla Roma, notato dai sapienti occhi di Walter Sabatini.
Senza tirarla troppo per le lunghe, loro due sono i motivi per guardarsi ogni weekend le partite di questo piccolo club che può vantare una delle bacheche più polverose e leggere di Spagna. Perché? Molto semplicemente, perché sono una delle coppie d'attacco meglio assortite che esistano in Europa, perché il futuro è loro e perché sono una macchina produttrice di skills a getto continuo, con una tecnica individuale da orgasmo immediato. E poi in due fanno trentotto anni, meno di quanti ne abbia l'ultima grande bandiera del calcio europeo, Francesco Totti.
E adesso ecco un po' di puro godimento calcistico.
#Nutmeg
Alen è un calciatore.
Alen quando l'arbitro ti fischia un fallo contro non sta fermo a guardare.
Alen si alza il pallone e lo lancia in aria.
Alen umilia con un tunnel l'avversario incazzoso che lo voleva riempire di schiaffi a due a due fino a che non diventano dispari.
Alen è intelligente.
Sii come Alen
Alen quando l'arbitro ti fischia un fallo contro non sta fermo a guardare.
Alen si alza il pallone e lo lancia in aria.
Alen umilia con un tunnel l'avversario incazzoso che lo voleva riempire di schiaffi a due a due fino a che non diventano dispari.
Alen è intelligente.
Sii come Alen
L'intesa vincente....
Affinché una coppia d'attacco funzioni alla perfezione bisogna che ci sia un'intera perfetta tra i due componenti del reparto offensivo. Uno fa l'assist, l'altro la butta dentro. Sembra semplice ma non lo è. Anche se sul 4-1 per la tua squadra la difesa avversaria è abbastanza distrutta da aprirsi come burro per lasciarti fare il quinto.
P.S. Con questo tiro, Sanabria ha realizzato la sua tripletta. Not Bad Tony.
P.S. Con questo tiro, Sanabria ha realizzato la sua tripletta. Not Bad Tony.
....Anche fuori dal rettangolo
Secondo uno studio scientifico della University of Cambridge essere amici fuori dal campo migliora di oltre ottanta punti percentuali l'intesa in campo tra due calciatori. No, scherzo, nessuno in Inghilterra ha (per il momento) fatto uno studio del genere, però se l'amicizia non aumenta così tanto l'intesa, comunque un pochino aiuta a trovarsi meglio dentro al campo.
Non si vince di sola tecnica
Soprattutto se sei una prima punta e il tuo compito è segnare, è fondamentale sfruttare tutti i crolli della (molto rivedibile in questo caso) difesa avversaria, e se anche la fortuna ti accompagna, ti serve comunque molta freddezza per dribblare il portiere avversario e concludere in rete.
Imparare dai migliori
Una grande coppia deve imparare da una grande coppia. Alen e Antonio in campo combinano tra loro talmente bene che sono abbastanza sicuro che siano due tifosi Clippers che giocano ad imitare Paul&Griffin. E siccome non trovo i video delle giocate che ho visto fare a questi due ragazzi insieme, godetevi questa schiacciata da Slam Dunk Contest con protagonisti Chris Paul e Blake Griffin che fanno sempre bene.
Infine, visto che grazie a questo articolo mi sono innamorato ancora di più del talento di Alen Halilovic, ecco una lista di tre cose che somigliano al suo dribbling:
1- L'agilità felina di Henrik Kristoffersen.
Stessa rapidità di gambe, stessa eleganza e stessa leggerezza. E infine anche gli stessi capelli biondi e la faccia da bravo ragazzo.
2-La scena di The Imitation Game in cui Alan Turing (Benedict Cumberbatch) propone a Joan Clarke (Keira Knightley) di sposarlo
Una sensazione di gioia che pervade il cuore, un momento di totale pace interiore con il mondo. Comunque vada a finire.
3-Io non ho paura
"I mostri non esistono. I fantasmi, i lupi mannari, le streghe sono fesserie inventate per mettere paura ai creduloni come te. Devi paura degli uomini, non dei mostri. "
Nessuna certezza di quello che potrà accadere un secondo dopo, colpi di scena che si susseguono alla velocità della luce. Ma soprattutto, non si riesce a toglierne gli occhi di dosso. Semplicemente spettacolo.
Nessuna certezza di quello che potrà accadere un secondo dopo, colpi di scena che si susseguono alla velocità della luce. Ma soprattutto, non si riesce a toglierne gli occhi di dosso. Semplicemente spettacolo.