Ragionare ancora secondo i pregiudizi, positivi o negativi che siano, è concettualmente sbagliato, ancora di più nella società moderna, per fortuna sempre più multiculturale. Però allo stesso tempo è una cosa estremamente divertente, perché effettivamente ci sono alcuni personaggi che rispettano alla perfezione questi pregiudizi, e questo li aiuta a diffondersi ancora di più.
Ho scelto alcuni di questi casi, nello specifico quelli che riguardano i pregiudizi fisici, che si soffermano sulle forme della faccia e del corpo.
Ovviamente non prendetemi sul serio, la mia intenzione non è certo quella di dire che tutti gli inglesi o i francesi o i tedeschi sono identici fra loro, è solo un modo per prendere in giro chi ancora crede che il mondo possa essere suddiviso nelle stesse categorie del 1957.
Perché la diversità, di qualunque tipo essa sia, non può mai essere una cosa negativa.
Benedict Cumberbatch è il pregiudizio sugli inglesi.
Si sente spesso parlare di british style, di quell'eleganza tutta britannica che porta gli uomini d'oltremanica a prestarsi all'usanza del té delle cinque vestiti in giacca e cravatta, discutendo amabilmente dell'ultimo test match di cricket.
Non è un caso che Cumberbatch sia stato scritturato per recitare la parte dell'inglese per eccellenza, Sherlock Holmes, ed è unico nell'eleganza con la quale porta la pipa in bocca ed è impeccabile quando indossa il loden con la sciarpa di lana. Occhi di ghiaccio, sguardo a metà tra il torvo e il divertente, voce calda da annunciatore della BBC, sempre impeccabile qualunque cosa si metta addosso.
Graziano Pellè è il pregiudizio sugli italiani.
Graziano rappresenta il tipico italiano sciupafemmine, quello che non avrebbe bisogno dei soldi del calcio per fidanzarsi con una bellissima modella ungherese.
Diciamoci la verità, tutti noi ragazzi italiani abbiamo immaginato, almeno una volta, di essere come Pellè. Sguardo piacione, capello sempre preciso e impomatato, fisico marmoreo, elegante con ogni tipo di vestito. Guardate i commenti sotto le sue foto di instagram. Centinaia di ragazze cercano di farsi notare dal loro campione e non esitano a mostrare la loro invidia nei confronti della povera Viky Varga, colpevole solo di essersi fidanzata con un bell'uomo.
Che poi quello da invidiare in questo caso è proprio Pellè.
Birkir Bjarnason è il pregiudizio sugli islandesi.
Se qualcuno negli uffici della Marvel avesse guardato questo Europeo, sono abbastanza sicuro che avrebbero assunto Birkir per recitare la parte di Thor nel prossimo kolossal della casa americana. Bjarnason rappresenta l'ideale che ognuno di noi ha su islandesi (ma in realtà sugli scandinavi). Con quella sua lunga chioma bionda e quel volto da bravo ragazzo potrebbe tranquillamente essere figlio naturale di uno dei quattro degli ABBA.
Non è un caso che i tifosi del Pescara, nonostante la fantasia che di solito ci caratterizza nella scelta dei soprannomi dei nostri beniamini, gli abbiano affibbiato l'epiteto di Thor.
Chris Hemsworth, preparati a perdere il posto...
Olivier Giroud è il pregiudizio sui francesi.
Olivier Giroud porta con orgoglio tutta la spocchia che noi assegniamo ai nostri cuginastri d'oltralpe. In barba (è proprio il caso di dirlo) ad ogni critica, Olivier mantiene il suo portamento da Re Sole e sembra quasi non voglia sporcarsi la maglia come gli altri plebei inglesi, che fanno tanto gli chicchettosi ma quando vedono una palla si buttano nel fango come fosse una piscina.
Basta solo guardarlo per capire che sicuramente possiederà tutti i difetti di pronuncia che rendono i francesi vittime di crudeli imitazioni. Oh oui, madame.
Timofey Mozgov è il pregiudizio sui russi.
Se in questi giorni non avete fatto battute sul contrattone firmato da Timofey Mozgov con la maglia dei Los Angeles Lakers, beh, probabilmente siete gli unici sul pianeta Terra a non averlo fatto. Anche se poi, andando ad analizzare le cifre scopriamo che il suo stipendio è aumentato del 32%, perfettamente in media con l'aumento del Salary Cap, che è aumentato della stessa percentuale.
Mozgov, ancor più di Ivan Drago e degli altri dopatissimi atleti russi, rappresenta lo stereotipo che abbiamo noi estranei al patto di Varsavia sugli ex-sovietici. L'età sembra spesso superiore a quella riportata sulla carta d'identità (anche se spesso ciò è dovuto all'ampio consumo di vodka, mentre da questo punto di vista Timo è uno stinco di santo, il che ci fa capire che è proprio bruttino lui di suo), i capelli sono biondi, ma non un bel biondo, una specie di orrendo biondo rame che da fastidio anche solo a vederlo.
E comunque a Mozgov non gli si può dire nulla. Avete mai visto fare in NBA 93 punti con 29 rimbalzi?
Ovviamente, non prendete seriamente questo breve pezzo, perché per ogni persona che rispetta gli stereotipi ce ne sono cento che non lo fanno, e questa è una cosa meravigliosa. Perché nella vita bisogna avere No Prejudice.