La mente geniale dello scozzese Sir Arthur Conan Doyle ha partorito, nel 1887 la prima volta, la figura di Sherlock Holmes, l'acuto, sociofobico e sociopatico detective residente al 221b di Baker Street, Londra.
Si può quasi dire che non si possa considerarsi un vero attore se non si è recitato almeno una volta la parte del più famoso consulente investigativo d'Inghilterra. Nell'infinita lista di Sherlock Holmes per cinema e televisione troviamo infatti nomi importanti come Robert Downey Jr, Cristopher Lee e Basil Rathborne, con quest'ultimo che è stato per anni identificato come la vera faccia di Holmes, un po' come Luca Zingaretti è unanimemente riconosciuto come il commissario Montalbano.
Ma negli ultimi anni un attore ha cancellato e rinnovato la figura di Sherlock Holmes, diventando, con la sua prova nella serie tv Sherlock, uno degli attori più amati della Gran Bretagna.
Benedict Cumberbatch da Hammersmith, figlio di Timothy Carlton Cumberbatch e di Wanda Ventham, dotato di un'espressività a tratti straordinaria, che gli permette di recitare al meglio ruoli estremamente complessi. Nella sua carriera ha infatti interpretato due dei geni più rivoluzionari e sfortunati dell'ultimo secolo: Stephen Hawking nell'omonimo film del 2004, con un'interpretazione per molti sensi superiore anche a quella di Eddie Redmayne (che ha vinto l'Oscar lo scorso anno), e Alan Turing, nello splendido The Imitation Game del 2014.
Non esiste attore più adatto al mondo per recitare la parte di uno Sherlock ambientato nel mondo moderno, come quello ideato dalle menti malate (ma geniali) di Steven Moffat e Mark Gatiss, per il suo talento recitativo e anche per il suo british style all'ennesima potenza.
Il successo della serie è stato eccezionale e quest'anno dovrebbe finalmente arrivare l'attesissima quarta stagione, dopo due anni di attesa.
Suspence allo stato puro. Come far appassionare lo spettatore ad una serie TV
Intanto, per alleggerire l'attesa, il primo gennaio 2016 è andato in onda sulla BBC lo speciale "The Abominable Bride", liberamente tratto dalla citazione di Sherlock Holmes nella storia breve "The Adventure of the Musgrave Ritual", che narra della risoluzione del mistero della signora Emilia Ricoletti, suicidatasi sul balcone di casa davanti a centinaia di testimoni e poi risorta per uccidere il marito. O almeno così pensano tutti, tranne ovviamente Sherlock Holmes, sempre estremamente scettico per quanto riguarda il mondo del paranormale. In realtà, io ritengo che per scrivere questa storia Gatiss e Moffat si siano ispirati ad un altra breve storia "The adventure of the dancing man", che contiene al suo interno moltissime similitudini con la trama di questo speciale
Questa è la parte tranquilla della storia.
Perché lo speciale di Sherlock, trasmesso in Italia nei cinema il 12 e 13 gennaio, al netto di un doppiaggio abominevole, è la cosa più assurda, pazza, mentalmente disturbante e fottutamente geniale che io abbia mai visto uscire da uno schermo, grande o piccolo che sia.
La mia faccia dopo essere uscito dalla sala.......
State tranquilli, non sono qui per spoilerarvi il finale dello speciale, ma se siete dei fan della serie, prendete tutti i colpi di scena di una tipica puntata di Sherlock, e moltiplicatela per CINQUE.
Le sorprese ideate dai due sceneggiatori sono talmente tante che io non sono sicuro di aver compreso alla perfezione quali fossero i flashback e quali fossero le scene reali. Il continuo andirivieni tra presente e passato mostra anche le differenze, soprattutto di tipo fisico, tra i personaggi vittoriani e del 2015.
...la reazione di Gatiss&Moffat dopo aver visto le facce scioccate di noi appassionati.
Sherlock passa da quei capelli ricci a cespuglio, ad un elegante e gellata capigliatura molto anni '20, Watson aggiunge dei baffi a maniglia perfettamente adatti all'epoca vittoriana e Mycroft Holmes assume una fisicità che esprime alla perfezione quello che è il modo di essere del personaggio originale di Arthur Conan Doyle.
Il fratello di Sherlock è effettivamente il personaggio dei libri che mi ha sempre interessato di più. Geniale, molto più del fratello, dotato di uno spirito di osservazione e di una conoscenza che ha insegnato al piccolo Sherlock, ma troppo pigro per svolgere le sue indagini. Nessuna delle tante trasposizioni cinematografiche dell'opera di Conan Doyle ha mai rappresentato, a mio parere, Mycroft in maniera tanto genuina e ben riuscita come in questo speciale di Sherlock. Il trucco ha fatto diventare Mark Gatiss estremamente oversized , sempre immobile su una poltrona in una stanza buia, con accanto almeno tre vassoi pieni di cibo, che ingurgita con spaventosa fame. Io personalmente Mycroft lo ho sempre immaginato così, e anche dal punto di vista psicologico Conan Doyle sarebbe orgoglioso della creazione dei due sceneggiatori. Quando Sherlock e Mycroft scommettono sulla data di morte del fratello maggiore possiamo capire quanto la vita per i due (soprattutto per Mycroft, che poi ha influenzato Sherlock) sia una cosa così scontata, che per il loro cervello è solamente una sciocchezza, una cosa su cui scommettere per gioco.
Dopo essere uscito dalla sala mi sono effettivamente chiesto che cosa mi avesse lasciato questo speciale e che messaggio volevano lanciare gli autori. Conoscendo la storia e conoscendo la sensibilità di attori e sceneggiatori in certe tematiche sociali, la mia idea è che si volesse sensibilizzare il pubblico sul fatto che anche oggi, nel 2016, le donne non abbiano ancora raggiunto la parità dei diritti nei confronti degli uomini, e che in molti campi, specialmente quello lavorativo, dove gli uomini guadagnano molto di più delle colleghe, ci sia ancora molta disparità. E per farlo, i due sceneggiatori si sono confrontati con la realtà ancor più dura dell'epoca vittoriana, immaginando (-----SPOILER----) che le donne si riunissero in una lega segreta dedita ad azioni criminose, mettendo in atto un piano geniale per spaventare i mariti e convincerli a trattarli in maniera più rispettosa.
Se siete fan di Sherlock, molto semplicemente non potete non vedere questo speciale, e se non lo avete visto al cinema, o sulla BBC il primo di gennaio, vi conviene correre a cercare lo streaming, perché è veramente imperdibile.
Il fratello di Sherlock è effettivamente il personaggio dei libri che mi ha sempre interessato di più. Geniale, molto più del fratello, dotato di uno spirito di osservazione e di una conoscenza che ha insegnato al piccolo Sherlock, ma troppo pigro per svolgere le sue indagini. Nessuna delle tante trasposizioni cinematografiche dell'opera di Conan Doyle ha mai rappresentato, a mio parere, Mycroft in maniera tanto genuina e ben riuscita come in questo speciale di Sherlock. Il trucco ha fatto diventare Mark Gatiss estremamente oversized , sempre immobile su una poltrona in una stanza buia, con accanto almeno tre vassoi pieni di cibo, che ingurgita con spaventosa fame. Io personalmente Mycroft lo ho sempre immaginato così, e anche dal punto di vista psicologico Conan Doyle sarebbe orgoglioso della creazione dei due sceneggiatori. Quando Sherlock e Mycroft scommettono sulla data di morte del fratello maggiore possiamo capire quanto la vita per i due (soprattutto per Mycroft, che poi ha influenzato Sherlock) sia una cosa così scontata, che per il loro cervello è solamente una sciocchezza, una cosa su cui scommettere per gioco.
Dopo essere uscito dalla sala mi sono effettivamente chiesto che cosa mi avesse lasciato questo speciale e che messaggio volevano lanciare gli autori. Conoscendo la storia e conoscendo la sensibilità di attori e sceneggiatori in certe tematiche sociali, la mia idea è che si volesse sensibilizzare il pubblico sul fatto che anche oggi, nel 2016, le donne non abbiano ancora raggiunto la parità dei diritti nei confronti degli uomini, e che in molti campi, specialmente quello lavorativo, dove gli uomini guadagnano molto di più delle colleghe, ci sia ancora molta disparità. E per farlo, i due sceneggiatori si sono confrontati con la realtà ancor più dura dell'epoca vittoriana, immaginando (-----SPOILER----) che le donne si riunissero in una lega segreta dedita ad azioni criminose, mettendo in atto un piano geniale per spaventare i mariti e convincerli a trattarli in maniera più rispettosa.
Se siete fan di Sherlock, molto semplicemente non potete non vedere questo speciale, e se non lo avete visto al cinema, o sulla BBC il primo di gennaio, vi conviene correre a cercare lo streaming, perché è veramente imperdibile.