Quante volte cose nate come banali errori oppure fatte male diventano improvvisamente oggetti di moda che tutti vogliono e tutti cercano. Prendiamo l'esempio degli jeans strappati, che adesso trovi dovunque anche con spacchi esagerati. Oppure il caso del soufflé al cioccolato dal cuore fondente, nato quasi per caso e diventato uno dei dolci più apprezzati dai golosi di questo mondo. Insomma, la lista è lunga e i casi esemplificativi sono molti.
Ma è estremamente particolare l'esplosione di popolarità avuta sui social dei cosiddetti B-Movie, e specialmente quelli catastrofici, che riportano quasi tutti il nome della Asylum come casa produttrice.
Proprio la compagnia californiana ha prodotto il film manifesto,se così si può dire, del genere cinematografico più trash che sia mai esistito, ovvero Sharknado, che tutti i critici cinematografici si sono affrettati a bollare come il film più brutto di ogni tempo (a ragione).
La stessa Asylum ha prodotto un altro B-movie, ovvero "Cento gradi sotto Zero".
Non ho mai guardato questa tipologia di film, ma ho approfittato del fatto che il canale Cielo (numero 26 del digitale terrestre) lo avesse inserito nella sua programmazione per guardare questa tipologia di film e tentare di capire il perché del successo di questi film.
Devo ammettere di non essere abbastanza intelligente per capire come faccia una trashata del genere a piacere alla gente.
La trama è quella tipica di un disaster movie, e i difetti di produzione sono quelli tipici dei film a basso costo. Ma a parte questo mi sembra evidente come il film sembra fatto male volontariamente. Ad esempio, il fatto che i due fratelli cambino vestiti ad ogni scena, non può essere una cosa accettabile in un film che abbia la benché minima intenzione di apparire decente.
In pratica quando un errore o un qualcosa di brutto diventa di moda, lo si peggiora apposta, confidando nel fatto che il successo aumenterà.
Tutta la fatica per produrre un bel film anche a basso costo e per tentare la scalata al successo viene vanificata da film costruiti in pochi istanti con trame apocalittiche ed un impegno minimo, anzi appositamente sciatti per apparire ai nostri occhi ancora più brutti e di serie B.
Come si può pensare che saliti sulla Tour Eiffel si possano vedere in basso le macchine che girano nel traffico, quando hai rappresentato fino a tre secondi prima una città totalmente deserta? Mi sembra molto strano che non si sia riuscita a notare e a sistemare una cosa del genere nell'era in cui la computer grafica ha raggiunto livelli spaventosi.
Però ad un certo punto ti fermi, e rileggi l'articolo che hai appena scritto. E ti poni delle domande. Non necessariamente ti dai delle risposte, ma perlomeno ci provi. Perché privare i social di una fonte di divertimento come questi B-movie, e perché non permettere anche a sedicenti attori e a Sara Malakul Lane di sperimentare anche loro l'affascinante mondo del cinema.
Poi alla fin fine nessuno mi obbliga a guardarli questi film, anzi, posso concentrarmi su altri film. A proposito, sto proprio adesso per uscire e andare a vedere Lo chiamavano Jeeg Robot. L'hype di questo film è molto, chissà se rispetterà le mie attese.