Nel Marzo 1711 uscì la prima copia del quotidiano inglese The Spectator, fondato da James Addison. Nonostante le pubblicazioni durarono solo un anno, lo Spectator è considerato il primo grande esempio di giornalismo moderno, così come lo intendiamo noi.
In questa rubrica settimanale vedremo il meglio dello sport nella settimana appena passata. Calcio, basket, sci, chi più ne ha più ne metta. Nella prima puntata mi occuperò solamente della prima domenica di Major League Soccer, per il molto semplice motivo che lo spettacolo è abbondato per i campi americani, in questa prima #SoccerSunday.
"Oh did you hear the thunder?
Or the rain?..."
A gennaio tutti a Boston erano certi della cessione del gioiello Diego Fagundez, uruguagio dalla tecnica sopraffina, inseguito da molte squadre italiane (Chievo soprattutto). Diego non solo è rimasto, ma ha iniziato col botto. Al terzo minuto stoppa un rilancio goffo della difesa avversaria e scaglia una thunderbolt che si infila all'angolino. Da li in poi tiene da solo in piedi la sua squadra con una pioggia di lanci illuminanti, tra cui due assist, prima per Charlie Davies e poi soprattutto per il gol del pareggio a tempo scaduto.
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— NewEnglandRevolution (@NERevolution) 7 marzo 2016
Make @DiegoFagundez14's Season Opening Boot the @MLS Goal of the Week! #ATTGotW https://t.co/HfPRXCRUjI
"...means I'm coming home again,
means I'm coming home my friend.."
L'MVP 2013 Mike Magee è stato negli ultimi anni tartassato dagli infortuni, ma la considerazione del suo talento nella MLS non è diminuta. Questo inverno è tornato a Los Angeles, dove aveva vinto due Supporters' shield e due MLS Cup, accettando uno stipendio di quattro volte inferiore rispetto a quello offertogli nell'Illinois e il ruolo di ultimo attaccante della squadra. Contro DC United è stato inserito al posto di un Dos Santos versione poltergeist, e ha cambiato la partita. Dei quattro gol dei Galaxy tutti vedono la sua firma. Prima telecomanda un assist sulla testa di Steres, poi si inventa un pallonetto come a dire "io sono ancora qua", guadagna il rigore trasformato da Keane e infine chiude la partita con la sua doppietta personale.
means I'm coming home my friend.."
L'MVP 2013 Mike Magee è stato negli ultimi anni tartassato dagli infortuni, ma la considerazione del suo talento nella MLS non è diminuta. Questo inverno è tornato a Los Angeles, dove aveva vinto due Supporters' shield e due MLS Cup, accettando uno stipendio di quattro volte inferiore rispetto a quello offertogli nell'Illinois e il ruolo di ultimo attaccante della squadra. Contro DC United è stato inserito al posto di un Dos Santos versione poltergeist, e ha cambiato la partita. Dei quattro gol dei Galaxy tutti vedono la sua firma. Prima telecomanda un assist sulla testa di Steres, poi si inventa un pallonetto come a dire "io sono ancora qua", guadagna il rigore trasformato da Keane e infine chiude la partita con la sua doppietta personale.
"...Did you steal my name?
Oh you Jack of all trades,
you're the master of none..."
Federico Higuain pagherà per tutta la carriera quel cognome che porta, reso troppo famoso dal fenomenale fratello. Ma il buon Federico, per tutti el Pipa, è felice della sua carriera, anche perché a Columbus è amato e celebrato, viste le sue prestazioni in campo. Nel rematch della finale della scorsa MLS Cup (a campi invertiti però), si ritrova una palla quasi impossibile da controllare in area, lui la controlla alla perfezione e si inventa una ruleta da paura. Inutile però ai fini del risultato. Ma che giocata. Just Pipa doing Pipa things.
Is this Higuain bicycle your #ATTGotW?
— Major League Soccer (@MLS) 8 marzo 2016
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"....Oh the race has begun
I was born a champion,
I was born to jump and run.."
Ignacio Piatti quando corre per il campo, si muove con quell'eleganza tipica degli argentini che ballano il tango, come se il suo cervello, lasciatosi guidare dalle emozioni, sapesse alla perfezione come muoversi subito dopo un dribbling. Nel derby canadese in casa dei Whitecaps realizza una doppietta, ma è il primo gol a regalare magia. Piatti si muove come se gli avversari non esistessero, come se fosse nel bel mezzo di una competizione di tango, e la pista fosse illuminata solo per lui.
"...Oh did you hear the rain? Oh the rain.
You can try and run and hide
tearing at the chain,
o Lucifer's inside..."
Pioggia di gol nell'incontro tra Chicago e NYCFC, due squadre reduci da annate disastrose e nel bel mezzo di un cambio di vestito tattico, attuato per mano di Patrick Vieira nei newyorchesi e di Veljko Paunovic nei Fire. Attenzione, il video contiene: difese estremamente ballerine, McNamara col tiro a giro che inaugura la MLS, il lancio di esterno collo di Alvarez, attaccanti col turbo sotto i piedi e tanto Mix Diskerud.
"...Did your siblings tell you
I was wasting up your time
oh now you're wasting mine.."
Real Salt Lake ha giocato quasi un'intera partita in dieci uomini, nella caldissima trasferta al Citrus Bowl di Orlando (con la quinta affluenza più alta al mondo in questo weekend), eppure al novantesimo si ritrovava in vantaggio di due gol. Ma quando si è risvegliato l'istinto goleador di Cyle Larin (pure se in fuorigioco sul primo gol) la partita ha preso un'incredibile piega a favore dei Lions. Tre minuti e si completa la rimonta, per il ROTY canadese un gol e un assist.
*BONUS TRACK*: Giovinco si diverte.
Ehi amici, vi ricordate di quel piccolo bambino che si è trasferito per trovare la sua casetta in Canada? Si, esatto, proprio Sebastian Giovinco. Beh, sappiate che lui si sta divertendo molto. Segna un rigore e balza in sella al suo triciclo da 3000 cavalli e fa l'assist del 2-0, il tutto dopo aver sfiorato nel primo tempo il gol dell'anno. Volete provare anche voi una cosa del genere? Munitevi di questi tre arnesi:
1- Un sombrero con successivo controllo di palla elegante.
2- Un bel tunnel che non guasta mai.
3-Un portiere che si lasci scavalcare più facilmente di Luis Robles, che stupido non è.
So. Many. Plays.
— Major League Soccer (@MLS) 8 marzo 2016
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Alla prossima settimana, e mi raccomando, gli avversari sono amici da rispettare, non da umiliare come fa il piccolo Seba.