Il mese di Aprile 2016, sportivamente parlando, per il momento è WOW.
La storia delle varie discipline sportive sta venendo pian piano riscritta da grandissime imprese, fatte da atleti strepitosi, o da sorprendenti carneadi.
All'interno di questo periodo d'oro, questa settimana ha rappresentato il punto più alto. Si è fatta letteralmente la storia, andiamo a vederla.
Mamba Out
La carriera di Kobe Briant è ufficialmente finita nella notte italiana di mercoledì tredici. E non poteva finire in maniera banale. Il più grande catalizzatore di gioco della storia di questo sport si è preso la bellezza di 50 tiri contro Utah, e ha concluso con un totale di 60 punti. Una gara mostruosa come testimoniano la qualità dei tiri presi e la durezza utilizzata da Hayward & co. per difendere contro di lui. L'addio di una leggenda.
Miracolo ad Anfield
Sembrava che nessuno potesse fermare la cavalcata trionfale del Borussia Dortmund alla vittoria dell'Europa League, soprattutto dopo il 3-1 firmato da Marco Reus (a proposito, strepitoso il passaggio di Hummels su quel gol). Nessuno aveva evidentemente fatto i conti con la magia di Anfield Road ed il cuore dei ragazzi di Klopp. Coutinho, Sakho e Lovren, e il Borussia torna con le ossa rotte nella Ruhr.
Gli extraterrestri umani
Sembrava impossibile poter fermare il Barcellona e quei tre alieni in attacco. Invece la squadra di Luis Enrique ha improvvisamente scoperchiando il vaso di Pandora. Simbolica l'eliminazione dalla Champions League, che si conferma la competizione più dura del mondo, visto che nessuna squadra, da quando esistono i gironi, è riuscita a vincerla due volte.
Steph
Quarantasei punti nella vittoria numero 73 della regular season più dominante e straordinaria di sempre da parte di un unica franchigia. Ventiquattro punti in venti minuti, con cinque triple, nella prima partita di playoff contro i non impeccabili Rockets, unico a diventare miglior marcatore di una partita di PO con un minutaggio così ristretto. Devo aggiungere qualcosa? Perché in questo caso parlare non serve proprio.
Un ragazzo fuori dal normale che fa sembrare tutto normalissimo #nbatipo #warriors #curry https://t.co/mQ7SpkaS1u
— Little_Saturday (@Paolo_Sabatino) 17 aprile 2016
Ma che giocatore è Nacho Piatti?
Da prendere a schiaffi chi a Lecce dopo soli sei mesi lo aveva considerato totalmente inadatto al grande calcio. Questo qui ha due piedi da UNESCO.
91st minute. Tied game. And Piatti does this? #IMFC https://t.co/HGJfUVY0uE
— Major League Soccer (@MLS) 17 aprile 2016
Welcome Back
Sembrava impossibile che Paul George potesse tornar ad alti livelli dopo il tremendo infortunio alla gamba di ormai due stagioni fa. Paul non solo è tornato, ma contro i Raptors ha tirato fuori una prestazione monstre da 33 punti e 6 assist, dando una prima svolta alla serie.
Totti's Farewell Tour
Sembra ormai chiaro. Il dio con la maglia numero 10 stampata, come inchiostro sulla pelle, sul retro di quella maglietta rosso pompeiano e giallo ocra, è giunto alla fine della sua carriera, e queste poche partite che restano per vederlo all'opera con la sua squadra si potrebbero trasformare in un Farewell Tour à-la-Kobe. Intanto il Capitano ha deciso di buttarla dentro con l'Atalanta e di salvare, per l'ennesima e forse ultima volta, quella parte del suo cuore troppo grande per abbandonarla tra le polemiche.
Rookies
Da una leggenda che se ne va , a due giovani che promettono di fare la storia del calcio a stelle e strisce. Entrambi nel week-end hanno trovato i loro primi gol da professionisti. Jordan Morris, già stella nella sua Seattle, controlla in maniera perfetta un lancio fantascientifico di Ivaschitz e supera Andre Blake. Christian Pulisic, 17enne del Dortmund, fulmina sul primo palo René Adler, il portiere dell'Amburgo. Iniziano a brillare le stelle del futuro.
.@JmoSmooth13... well... smooth. https://t.co/2eaWFxog2M
— Major League Soccer (@MLS) 17 aprile 2016
BONUS TRACK: "Che me frega della partita, fammi girare che ho visto una figa in tribuna"
Ahahaha magician RT @OfficialSSLazio: @keitabalde14 □ pic.twitter.com/HWQ1uQ6xqc
— Yuhan Bramantyo (@yuhanlaziale) 17 aprile 2016